
Media ed approfondimenti
Uffizi, la battaglia dei tarli
Gli insetti mangiano opere di Lippi e Uccello. Creato un gruppo di esperti per risolvere il problema
L’Incoronazione di Lorenzo Monaco durante la disinfestazione
FIRENZE — I più voraci e invasivi sono gli Anobium punctatume gli Oligomerus ptilinoides. Insaziabili, nonostante i quattro millimetri di lunghezza, nel masticare capolavori immortali dell’arte dipinti su legno e anche le strutture delle tele, le cornici, le sculture lignee. Non esiste museo al mondo che non li ospiti, giorno e notte, insieme a un’altra cinquantina di specie di insetti, volgarmente noti come tarli. E sono così pericolosi, i tarli, che la Galleria degli Uffizi di Firenze ha deciso di organizzare una task force di esperti per combatterli, estirparli e avviare una campagna di sensibilizzazione per trovare sponsor capaci di curare le opere infestate. «È una battaglia destinata a durare nel tempo — spiega Cristina Acidini, soprintendente del polo museale di Firenze —: purtroppo il problema si ripresenta periodicamente anche su capolavori già trattati».
(Corriere - Leggi l'articolo completo qui)

Attenzione agli acari del legno
Ponfi rossi e pruriginosi su tutto il corpo
Risvegliandoci da una notte di meritato riposo in vacanza, potremmo assistere alla inquietante visione del nostro corpo ricoperto di chiazze rosse, i cosiddetti ponfi: molto dolorosi e pruriginosi. Il responsabile è l'acaro del tarlo del legno. Mentre quest'ultimo non causa danni all'uomo, gli acari che lo accompagnano, che appartengono al genere Pyemotes, si contraddistinguono per le loro punture dolorose e ripetute.


Cose che non sai sui tarli
I tarli si nutrono di legno e carta ma questi insetti hanno a loro volta dei parassiti che attaccano anche l’uomo, questi parassiti sono gli acari del legno, quali lo Scleroderma Domesticum ed il Pyemotes Ventricosus, si tratta di specie predatrici, che si nutrono principalmente di larve del tarlo del legno (Anobium Punctatum) ma quando fuoriescono dalle gallerie attaccano anche l’uomo, in alcuni casi la puntura serve a depositare le uova di questi insetti. Particolarmente aggressivi, procurano all'uomo eritemi pruriginosi, che tende ad espandersi con il passare dei giorni. Quando il numero dei ponfi (eritema) è molto alto può causare reazioni allergiche che possono arrivare, in casi estremi, allo shock anafilattico. Per liberare gli ambienti da questo sgradito ospite, oltre a bonificare i locali con una disinfestazione ambientale è essenziale fare un trattamento antitarlo agli oggetti lignei, divani (pelle o tessuto) e cuscini per eliminare la fonte dell’infestazione ovvero il tarlo.